martedì 19 maggio 2009

PROGETTO PER RICAVARE ENERGIA DAI PASSI DELLE PERSONE ALL’USCITA DELLE METROPOLITANE

Quando in casa abbiamo bisogno di energia andiamo in cerca di una presa di corrente.
Mentre stiamo seduti e leggiamo produciamo energia. Ogni passo che muoviamo produciamo energia, persino i fastidiosi rumori che arrivano dalla strada e fanno vibrare i vetri sono carichi di energia. Il problema, che per il momento ci obbliga a infilare la spina nella presa, è che tutta questa energia si disperde, non c'è modo di metterla insieme e sfruttarla. Presto però le cose potrebbero cambiare. Il primo prototipo di una piccola centrale elettrica è atteso infatti entro la fine dell'anno cioè la corrente prodotta dal camminare dei passeggeri della metropolitana.
Incaricato di sviluppare il progetto, che come molte altre innovazioni tecnologiche nasce inizialmente da una necessità militare è un ingegnere, Jim Gilbert. L’ingegnere intervistato afferma:”– mi è stato chiesto di mettere a punto un generatore di corrente alimentato dai colpi dei talloni all'interno degli anfibi dei soldati in marcia. L'energia prodotta avrebbe permesso di risparmiare la fatica di doversi portare dietro pesanti batterie. Riuscire a proteggere il congegno dallo sporcarsi o bagnarsi si è rivelato però molto complicato".

L'idea è quella di dotare il pavimento di alcune stazioni della metropolitana particolarmente affollate di generatori a pressione idraulica in grado di "catturare" i watt prodotti da ogni passo. Sfruttare il frenetico viavai dei pendolari, i "commuters", sarebbe però solo il primo passo lungo una strada che potrebbe riservare grandi opportunità. Nei progetti futuri della "Facility architects", che dovrà comunque testare a lungo il prototipo, c'è anche la realizzazione di micorgeneratori in grado di usare le vibrazioni dei treni o delle automobili di passaggio per dare corrente all'illuminazione pubblica.
Per il momento non si tratterebbe di sostituire la normale alimentazione, ma di rendere possibile l'installazione di nuovi lampioni lì dove ora i costi per trasportare la rete tradizionale lo impediscono. "La speranza è che un giorno fare un passo lungo il corridoio di una metropolitana corrisponda a fare un passo verso la salvezza del Pianeta".

QUESTIONE DI SCORIE...

Gli esseri viventi sono sempre stati soggetti a radiazioni nucleari di fondo, provenienti dalle rocce del nostro pianeta, ma nell'ultimo secolo la dose è molto aumentata a causa delle sostanze radioattive impiegate nell'industria, in medicina, disperse durante le numerose guerre o dagli esperimenti nucleari. Anche l'uso dell'energia nucleare, da cui si trae energia elettrica, è al centro di polemiche: molti ritengono che le centrali nucleari siano troppo pericolose e possano emettere radiazioni, come avvenuto in vari incidenti, tra cui il più grave quello di Cernobyl in Ucraina, nel 1986. Altrettanto pericolose sono le centrali obsolete che non vengono chiuse, perché non è facile disinnescare la reazione nucleare.

UN PERICOLO SEMPRE MAGGIORE: LE SCORIE RADIOATTIVE
La questione dei rifiuti radioattivi, delle scorie prodotte dalle centrali nucleari è preoccupante: ogni anno se ne accumulano decine di migliaia di tonnellate che continueranno a emettere radiazioni per migliaia o milioni di anni.
Dalla pericolosità delle scorie, il problema è dove ammassarle: seppellirle sul fondo degli oceani, dentro i ghiacci polari o spedirle nello spazio? Oggi vengono chiuse in casse metalliche, affogate nel cemento e sepolte in luoghi considerati sicuri. Purtroppo non si può essere certi che la sicurezza e la stabilità sismica attuali si manterranno tali per migliaia di anni.
Le popolazioni dei luoghi interessati quasi sempre sono contrarie a queste operazioni, perché si sentono minacciate nella salute e nella possibilità di sviluppo economico.La storia del nucleare è costellata di incidenti, alcuni molto gravi:
nel 1957 nel Regno Unito (Windscale) investì un'area di 800 chilometri quadrati;
nel 1958 in Russia (Urali) l'esplosione di un carico di scorie provocò centinaia di morti;
nel 1972 in USA (New York) una centrale venne chiusa dopo un'esplosione;
nel 1976 nel Regno Unito (Windscale) vi fu una fuoriuscita di acqua radioattiva;
nel 1979 in USA (Harrisburg) un grave incidente provocò la fusione del nocciolo di un reattore;
la più famosa catastrofe nucleare è avvenuta a Cernobyl (Ucraina), quando la centrale esplose a causa di un incendio. Trenta persone morirono subito e si formò una nube radioattiva che i venti sospinsero in tutta l'Europa. In seguito, molte persone si sono ammalate e ampie fasce agricole sono state abbandonate.


COME PROTEGGERSI DALL’INQUINAMENTO RADIOATTIVO
• Se siete in casaChiudete e sigillate il meglio possibile porte, finestre e persiane. Fate una doccia calda con abbondante sapone, cambiatevi di abito e abbiate cura di coprire tutte le parti del vostro corpo, compresi viso, collo e mani. Ponetevi al centro della stanza in cui vi trovate, al fine di sottrarvi il più possibile alla ricaduta radioattiva.
• Se siete all'aperto raggiungete velocemente un luogo coperto, al fine di ripararvi dalla caduta radioattiva. Con un fazzoletto bagnato coprite naso e bocca. Evitate di fumare, bere e mangiare. Appena possibile fate una doccia calda con abbondante sapone e cambiate i vostri abiti.

L’UTILIZZO DELL’ENERGIA NUCLEARE
La radioattività è un fenomeno naturale che l’uomo ha imparato a sfruttare per i più disparati scopi. L’utilizzo di materiale radioattivo per usi civili, militari o industriali è diventato sempre più diffuso, di conseguenza anche l’esigenza di controlli di sicurezza nei luoghi di lavoro è diventata più pressante.Inoltre i livelli del fondo di radioattività naturale differiscono molto, in Italia, a seconda delle regioni, soprattutto a causa delle emissioni dal sottosuolo di gas radioattivi come il
Radon che provocano pericolosi aumenti della radioattività dell’aria nei piani bassi degli edifici.Infine anche i materiali per l’edilizia emettono diverse quantità di radiazioni a seconda della zona di provenienza, e la scelta del materiale più idoneo andrebbe effettuata solo dopo la valutazione di un esperto dotato di specifiche apparecchiature.

Nasce la vernice miracolosa che trasforma la luce del sole in energia!

Un pannello solare liquido, spalmabile come la vernice! Ecco la straordinaria invenzione nata in Italia, dal Cnr di Bologna e commercializzata dall’austriaca Bleiner. L’idea di creare una vernice capace di trasformare in energia la luce del sole, operando come un pannello solare, non è nuova: decine di università e aziende in tutto il mondo hanno provato e stanno cercando di realizzarla. Ma a riuscirci, noi siamo stati i primi. Si tratta dell’esito di una serie di studi compiuti da un gruppo che mette l’Italia all’avanguardia nel settore"Photon Inside", questo il nome del prodotto recentemente brevettato, è una vera e propria vernice solare. I vantaggi di Photon Inside rispetto ai prodotti fotovoltaici sembrano enormi: nessun impatto architettonico e ambientale, resistenza agli agenti atmosferici, nessun rischio di furto, possibilità di essere applicata su grandi superfici di tutti i tipi, persino su un vetro. Ma visto che si possono trattare superfici enormi si ricavano anche grandi quantità di energia rinnovabile e cosa che non guasta, può essere applicata direttamente sulle superfici.

mercoledì 13 maggio 2009

UN'INTERVISTA UN PO' SPECIALE...

D: CO2 ciao, ma chi sei che non ti conosco?
R: va bene, se non mi conosci mi presento. Mi chiamo anidride carbonica e sono fatta di gas, specifico di gas serra e sono molto famosa perché sto sempre all’aria aperta in natura. Forse tu non te lo ricordi, ma ci siamo incontrati...
D: ma quando, io non ricordo proprio!!!
R: ci incontriamo sempre quando tu ti trovi all’aria aperta e respiri o per esempio quando bevi acqua frizzante…………E sono proprio io a rendere frizzante l’acqua gasata!!! E come dice la gente che non sa che dire e che apre la bocca solo per darle fiato io sarei inquinante, ma questo non è per niente vero.
D: perchè la gente si preoccupa dell’emissione di CO2 ?
R: in verità la mia quantità sulla terra è molto grande e il mio contenuto è diviso dal 30% di raggi solari, che sono dispersi nello spazio, e il 70% del vapore acqueo e gas serra che sono presenti nell’atmosfera: queste assicurano alla terra una temperatura costante formando una specie di barriera, infatti, grazie a ciò io non sono preoccupante, al contrario riesco a tenere sulla terra, con gas serra e vapore, il calore del sole in modo che l’uomo possa vivere al caldo per sempre perché altrimenti non potrebbe sopravvivere! Però il problema è che sto aumentando troppo, impedendo la giusta dispersone del calore e causando l’innalzamento della temperatura.
D: la gente vuole sapere il motivo per cui aumenti
R: io rispondo semplicemente a questa domanda dicendo che per in un certo senso la colpa non è la mia ma è dell’aumento delle persone al mondo e perciò devo duplicarmi, triplicarmi, quadruplicarmi…. secondo la loro riproduzione emettendo molto più gas serra di un tempo.
D: per risolvere questo aumento cosa potrebbe fare la gente? Sempre ammesso che si possa fare qualcosa...
R: per risolvere questo problema si può fare molto. La gente potrebbe dare una mano a ciò solamente cambiando le sue abitudini quotidiane. Per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente potresti per esempio andare a piedi o prendere la bicicletta invece di andare con veicoli a motore riducendo così l’inquinamento, o anche, diminuire il riscaldamento nelle case, spegnere le luci quando non servono. Per fare in modo che ciò avvenga in tutto il mondo avvisa i tuoi amici di questo e se puoi convincili, altrimenti portali da me e proverò io a fargli capire com'è la situazione! E soprattutto la gente deve difendere gli alberi e proteggerli, grandi e piccoli, perchè già ad un anno,
assorbono circa 10 kg di CO2!

venerdì 8 maggio 2009

Rock Port e l'energia eolica


Rock Port è un paese del Missouri che da tempo è completamente alimentato solamente con energia eolica. I suoi 1.300 abitanti vivono sfruttando il vento che soffia su questa pianura, utilizzando degli impianti sparsi per le campagne circostanti. La città vive grazie a quattro turbine eoliche, che forniscono 16 gigawattora ogni anno. L’energia pulita eolica sarà sufficiente per alimentare le abitazioni, gli uffici, le scuole, gli edifici pubblici e anche quelli commerciali. Secondo i calcoli effettuati in paese, ogni anno saranno in grado di risparmiare 3 gigawatt, che verranno poi venduti e usati da altre parti. E il futuro del Missouri sembra proprio essere quello eolico. Qui, infatti, si pensa di installare altre strutture simili per produrre energia pulita. Inizialmente l’energia eolica era un sibilo nascosto e quasi impercettibile coperta dalle altre fonti di energia, fortunatamente le cose stanno cambiando, anzi sono già cambiate se, com’è vero, il 2007 è stato l’anno del sorpasso dell’energia eolica su quella nucleare. Un sorpasso avvenuto su tutti i fronti, in termini di potenza installata ma anche di numero d’installazioni. Un esempio, quello accaduto a Rock Port, che se tutti gli stati adottassero, almeno quelli in cui c’è una costanza di venti tale da far funzionare l’eolico, la terra avrebbe una speranza in più di salvarsi!

martedì 5 maggio 2009

Ecco a voi il nostro ECO-QUIZ!!!

Il nostro quiz presenta qualche inperfezione, ci scusiamo per questo e ti invitiamo a guardarlo meglio qui in basso a schermo intero su My plick. Grazie!

mercoledì 29 aprile 2009

Nasce ‘Terra’ primo quotidiano ecologista italiano

Il 15 aprile 2009 è nato finalmente il primo giornale sull'ambiente, per l'ambiente! A dirigere il quotidiano è Pino di Maula che dice: “ Terra è un mezzo di diffusione e come tale diffonderà il rifiuto al nuovo oscurantismo che sta calando sul nostro paese; non sarà un giornale di protesta fricchettona, per gli amanti della cicoria ma parlerà guardando alla scienza attraverso un comitato scientifico che analizzerà con attenzione e imparzialità le problematiche che andrà ad affrontare.“ Il quotidiano è costituito da sedici pagina di tabloid , che tratteranno di cronaca, esteri, interni ma anche di sport e spettacolo. Questo giornale nasce dalla collaborazione indiretta con il gruppo verde-ecologista della politica nostrana. Il primo numero è interamente dedicato al dramma del terremoto in Abruzzo. Il vice direttore Vincenzo Mulè dice: “Vogliamo parlare della fretta con cui si stanno ripulendo le zone colpite. Una fretta sospetta : non vorremmo che la fretta serva a nascondere colpe.“ La carta utilizzata per il quotidiano è ecologica.

lunedì 27 aprile 2009

La giornata mondiale della Terra


Mercoledi scorso, 22 aprile 2009, è stato il XXXIX° anniversario della Giornata mondiale della Terra , chiamata anche Earth Day, poiché è nata in America per volere del senatore Gaylord Nelson. E' un evento internazionale, oggi celebrato in 174 paesi del mondo.
Lo scopo di questa giornata è quello di far divenire più sensibile l’uomo davanti alla salvaguardia dell’ambiente. Oggi l'economia globale cresce a ritmi vertiginosi e purtroppo con essa crescono anche consumi, inquinamento, cambiamenti climatici e ambientali. Proprio per questo motivo la parola d’ordine dovrebbe essere “sostenibilità” e tutti si devono mobilitare per metterla in atto.
In questa giornata l’uomo fa pace con il pianeta in cui vive. Ed è anche la giornata simbolo della sensibilità ambientale collettiva, in cui ognuno di noi ha il compito di sensibilizzare tutti i conoscenti (amici, parenti ecc..) e anche la politica e l’economia stessa, cosicché tutti possono dare il proprio contributo per migliorare il pianeta.
Inoltre, l’Earth Day può essere una piccola occasione per sentirci tutti più responsabili della nostra Terra, renderla migliore perchè....chi ha detto che noi non possiamo cambiare il mondo? Noi crediamo che il futuro planetario sia anche nelle nostre mani! Cosa ne pensate?

lunedì 20 aprile 2009

ANCHE LA CHIESA VERSO IL FOTOVOLTAICO

In Germania oltre 700 chiese sono alimentate da energia solare prodotta da pannelli fotovoltaici. La casa editrice Di Baio e la Camera di Commercio Italo - Germanica organizza un convegno dal titolo: “ Energia solare per le chiese – Italia e Germania per un progetto comune “. Il convegno si terrà il 4 Dicembre 2010 dalle ore 9 alla “Scuola Grande di San Giovanni Evangelista “ a Venezia. L’idea è della Fiat Lux che ha presentato il progetto alla Presidenza dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero. Non si tratta solo di fotovoltaico ma anche di mini-eolico. Il Vaticano sta iniziando ad usare l’energia solare per l’alimentazione energetica.
I pannelli fotovoltaici hanno la virtù di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica. La potenza che ne deriva consente di soddisfare le necessità di una chiesa, di un monastero o di un convento. Gli Ordini religiosi più sensibili, come i Francescani, i Benedettini e i Salesiani, si muovono in questa direzione.
In quei Paesi, Francia, Austria, Germania , l'attenzione per il solare è molto grande , in Germania 750 parrocchie utilizzano pannelli foto voltaici, in Italia ancora si stenta a trovare una chiesa che abbia fatto ricorso al fotovoltaico .

mercoledì 15 aprile 2009

Acqua minerale o del rubinetto? Eterno dilemma!

L’acqua nel mondo è tantissima però soltanto il 2.5% è potabile e bevibile, tutto ciò che rimane è salata. Circa il 69.8% proviene dai ghiacciai, il 30.9% invece proviene dal terreno e infine lo 0.3% dai laghi e fiumi. La maggior parte dell’acqua proviene dalle falde acquifere che sono alimentate dall’acqua piovana che, cadendo sul terreno viene assorbita da questo consentendo così alle falde di riempirsi e di diventare serbatoi di acqua potabile.
In Italia per esempio l’acqua potabile proviene soprattutto dalle falde acquifere che rimangono più pulite e protette dall’inquinamento, perché riparate dall’ampio strato di rocce che sovrasta la falda che funge da filtro, al contrario dell’acqua dei bacini artificiali che è più inquinata.
Perché allora usare l’acqua imbottigliata?
Il motivo è presto detto: non essendoci pressoché alcuna informazione sulla qualità dell’acqua che esce dal rubinetto di casa, si è naturalmente portati a pensare che questa non abbia nessuna delle proprietà vantate dalle acque in bottiglia, ma in realtà la qualità dell’acqua potabile italiana è buona, non ci sono motivi fondati per ritenere l'acqua minerale più salutare. Ciò non significa che l'acqua in bottiglia non sia di buona qualità. Sopravvalutare la minerale però è poco ragionevole, tanto quanto diffidare dell'acqua dell'acquedotto, rigidamente e regolarmente controllata sotto il profilo igienico. Bere una o l'altra è una scelta soprattutto di gusto, legata al sapore ed eventualmente alla voglia di bollicine. Nessuna virtù particolare dunque e nessun rischio in gioco: bere dalla bottiglia o dal rubinetto fa una notevole differenza solo per il portafoglio!
E allora…. Ecco il nostro volantino nato per propagandare l’acqua del rubinetto!!!!
Cosa ne pensate? Si accettano consigli per migliorare la pubblicità dell’acqua casalinga!


A proposito, dimenticavo, lunedi 4 maggio nella nostra città, Spoleto, sarà inaugurata la prima fontanella di acqua frizzante. Sicuramente un grande evento che testimonia la grande attenzione che la nostra città ha nei riguardi della sostenibilità! Se siete nelle vicinanze venite all'inaugurazione a Piazza D'armi alle 12.00.

giovedì 9 aprile 2009

la casa sostenibile per il nostro domani

Parola d’ordine: isolamenti termici per pareti, coperture e tetto! Gli infissi sono a bassa trasmissione ed è previsto il controllo dell'irraggiamento solare tramite sporti per l'ombreggiamento sui fronti est, sud e ovest e pannelli fotovoltaici. È Casa Buderus, un progetto dal forte impatto culturale, nato con l’intento di sensibilizzare gli addetti ai lavori e la gente comune sul rispetto per l’ambiente e sull’uso delle risorse energetiche. Gli accorgimenti sono tanti, il controllo dell’irraggiamento solare del lato sud per evitare il surriscaldamento estivo e la chiusura ermetica a nord dei serramenti, la raccolta e il riuso dell’acqua piovana, la ricerca dell’orientamento migliore per avere una buona illuminazione naturale. Ad oggi purtroppo l’energia generata da risorse verdi non è ancora in grado di coprire l’intero fabbisogno di un’intera casa. Per questo sono presenti anche tecnologie tradizionali. L’abitazione è dotata di sette differenti sistemi di generazione di energia: pannelli fotovoltaici e solari termici, una pompa di calore geotermica a aria-acqua, una caldaia a condensazione a metano, una a biomassa e infine un sistema di ricircolo dell’aria. Tutti sono utilizzabili in modo indipendente e il loro apporto è contabilizzato autonomamente per consentire di valutare le migliorie economiche nelle tasche del consumatore.
L'edificio è orientato con esposizione ideale in rapporto all'asse eliotermico e alla direzione dei venti prevalenti. E’ stata posta grande attenzione al controllo delle dispersioni termiche della struttura, a partire dalla chiusura assoluta del fronte nord fino all'uso di idoneangisole sul portico a sud.

sabato 4 aprile 2009

La scuola si mobilita per la raccolta dell'alluminio

La scuola media Pianciani-Manzoni dal 2 febbraio scorso si è attivata per la raccolta dell’alluminio. Tante sono le classi che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla VUS di Spoleto e anche noi ecosostenibili, visto che ci occupiamo di salvaguardia del pianeta, non potevamo non sentirci quasi obbligati ad attivarci per questa raccolta.
Alcune domande sorgono spontanee parlando di questo materiale e noi abbiamo cercato di dare delle risposte che potrebbero esservi utili adesso e, soprattutto, per il futuro, il Vostro futuro sostenibile!

- L’alluminio riciclato è presente in Italia? -
- Si basti pensare che tutte le caffettiere italiane sono fatte in alluminio riciclato!

- L’alluminio è riciclabile?
- Si, al 100% e all’infinito

- Si risparmia davvero utilizzando l’alluminio riciclato?
- Si. Per ottenere un chilo di alluminio dal processo di estrazione occorrono 15mw, ma per ottenerne la stessa quantità dall’alluminio riciclato servono soli 0.2mw; con un risparmio di 20 volte superiore

- Che vantaggio otteniamo, oltre al risparmio, dal riciclo dell’alluminio?
- Dall’alluminio riciclato si possono ottenere molte cose. Ecco una piccola lista:
• Con 37 lattine è possibile fare una caffettiera.

• Tutte le caffettiere prodotte in Italia (7.000.000 di unità) sono in alluminio riciclato.• Con 3 lattine si realizza un paio di occhiali.
• Con 130 lattine si costruisce un monopattino.
• Con 640 lattine si può fare un cerchione per auto.
• Con 360 lattine si può costruire una bici da competizione.
• Con 800 lattine si può costruire una bicicletta completa di accessori.
• Con 1 kg di alluminio riciclato si risparmiano 45.100 kcal, vale a dire l'energia di 210 lampadine accese per 1 ora.
Ora qualche notizia sull’alluminio.
Il suo simbolo è Al. L'alluminio si estrae principalmente dai minerali di
bauxite ed sono notevoli la sua resistenza all'ossidazione, la sua morbidezza, e la sua leggerezza. L'alluminio viene usato in molte industrie per la fabbricazione di milioni di prodotti diversi ed è molto importante per l'economia mondiale. L'alluminio è un metallo tenero, leggero ma resistente, con un aspetto grigio argento a causa del leggero strato di ossidazione che si forma rapidamente quando è esposto all'aria e che previene la corrosione. L'alluminio ha un peso specifico di circa un terzo dell'acciaio. Dal punto di vista industriale questo metallo leggero viene prodotto a partire dalla bauxite, roccia rosso bruno o giallo. Esso è completamente riciclabile e si può riusare al’infinito, basti pensare che in Italia quasi tutte le caffettiere sono prodotte con alluminio riciclato. Il recupero di questo metallo dai rifiuti (attraverso il riciclaggio) è diventato una parte importante dell'industria dell'alluminio. Il riciclaggio dell'alluminio non è una novità, è una pratica comune fin dai primi del Novecento. Era comunque un'attività a basso profilo fino ai primi anni '60quando il riciclaggio dell'alluminio delle lattine pose questa pratica sotto l'attenzione pubblica. Le fonti per il riciclaggio dell'alluminio comprendono automobili e serramenti, elettrodomestici, contenitori e altri prodotti. Il riciclaggio è molto conveniente: produrre un chilo di alluminio pronto all'uso a partire da scarti costa meno di 1 kWh, contro i 13-14 circa della produzione dal minerale. L'allumino utilizzato per produrre il nuovo oggetto non finirà in una discarica e questo semplifica il problema di dove mettere la nostra spazzatura. Perciò, quando metti la tua lattina in un contenitore per il riciclaggio, sai che verrà usata per produrre un nuovo oggetto. Ma come? Come può una lattina usata essere trasformata in una lattina nuova o in una parte per un'auto o un aereo?

L’impianto di riciclaggio dell’alluminio
Quando la lattina è stata prelevata dal punto di raccolta, viene schiacciata e portata all'impianto di riciclaggio. L'impianto ha quattro stadi:
1) L'alluminio usato, che è sporco, verniciato e talvolta rivestito, è posto su un nastro trasportatore e ridotto in piccoli pezzi. Lungo lo stesso nastro, passa poi attraverso dei grandi magneti. Questo rimuove l'acciaio e altri metalli che erano insieme con l'alluminio. E' un procedimento necessario poiché gli altri metalli vengono riciclati in modo diverso.
2) L'alluminio è poi caricato in un forno progettato per rimuovere lo sporco e la vernice. Il forno è riscaldato finché la vernice e gli altri rivestimenti non si sciolgono, separandosi dall'alluminio, e vengono poi risucchiati via da potenti ventilatori.
3) Mentre sono ancora caldi, i frammenti di alluminio sono posti in una fornace, che li fonde completamente e li rimescola per assicurare loro una buona qualità per il riutilizzo.
4) Dopo la fusione, l'alluminio è versato in grandi stampi ed è pronto per essere venduto.
Insomma, sprecare l’alluminio è un vero spreco, non capisco perché ci si lamenta della troppa immondizia, poi quando c’è qualcosa che non e da buttare insieme agli altri per ridurne il volume non lo facciamo? A cosa serve secondo voi la raccolta differenziata?

martedì 31 marzo 2009

Ritorniamo a parlare di case sostenibili: Alto Adige e il progetto CasaClima

Una Casa ecologica, energicamente efficiente, economica, per un comfort assoluto
Che cos’è una CasaClima?
Per "CasaClima" s'intende una casa progettata per ottenere un significativo risparmio energetico, rispetto a un edificio tradizionale.
La CasaClima viene classificata dalla Provincia Autonoma di Bolzano e certificata con la targhetta CasaClima.
Dal 2005 la Provincia di Bolzano, prima in Italia, ha introdotto l’obbligo della certificazione energetica per le abitazioni , con la finalità di raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Comunità Europea in tema di abbattimento dei consumi di energia e di emissioni di anidride carbonica. La casa ecologica ha un consumo energetico inferiore ai 50 kwh per metro quadro all’anno, mentre una casa tradizionale consuma dai 90 ai 120 kwh per metro quadro all’anno.
Al centro di questo esempio di ecologia c’è l’uomo che ha il desiderio di vivere nel benessere e che vuole uno stile di vita più sano. La costruzione di "Case Clima" può essere un primo passo verso la sostenibilità!

domenica 22 marzo 2009

ENERGIA DAL DESERTO







Riprendiamo il progetto Desertec, di cui avevamo parlato qualche settimana fa in occasione del convegno di Spoleto, per dare alcune notizie interessanti in merito a questo lavoro che sfrutta l'energia solare nel deserto del Sahara. Sfruttare l'energia solare nel deserto del Sahara. Un gruppo di scienziati, in cui partecipa anche il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, lancia il progetto Desertec. L'idea si basa sul semplice fatto che in sole sei ore arriva nel continente africano una quantità di energia solare pari a quella consumata nel mondo in un anno. Se i deserti nordafricani e mediorientali fossero coperti da impianti solari per lo 0,3% della loro superficie potrebbero rifornire di energia l'intero continente europeo oltre che la stessa area mediorientale e nordafricana. A ciò si aggiunge l'assenza di emissioni Co2 nel processo di produzione dell'elettricità. In estrema sintesi: energia pulita, rinnovabile e rivendibile. L'area mediorientale potrebbe presto affiancare l'oro nero con l'oro giallo. Progetto Archimede in Africa Gli impianti solari nel progetto Desertec, promosso dal fisico Gerhard Knies, si basano sulla tecnologia solare termodinamica, quella già attuata da Rubbia nel progetto Archimede di Priolo e in Spagna. L'energia solare viene riflessa dagli specchi e concentrata verso un tubo per riscaldare il liquido contenuto e dare luogo a una circolazione naturale all'interno dell'impianto. Il flusso del liquido genera energia utile per azionare le turbine e quindi produrre energia. Non si tratta pertanto di fotovoltaico.


Le critiche al progetto Desertec
Il progetto non è però esente da critiche. In primo luogo il costo eccessivo. Il progetto Desertec richiede un investimento di 400 miliardi di euro. L'aspetto dei costi uno dei principali punti critici di questa promettente tecnologia. In secondo luogo la stabilità politica dei paesi nordafricani e mediorientali. Trattandosi di una tecnologia ancora sperimentale questo secondo aspetto può influire enormemente sul calcolo del rischio degli investimenti e quindi sulla difficoltà ad accedere concretamente ai finanziamenti.

lunedì 16 marzo 2009

Inquinamento acustico

Noi viviamo in un mondo pieno di caos e rumori! Anche questa è una forma d’inquinamento, che spesso viene sottovalutata, ma che tuttavia può creare gravi danni all’essere umano... L’inquinamento acustico è causato da un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata intensità. Questa situazione si può creare in città e in ambienti naturali. La legge fornisce la definizione di inquinamento acustico: “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi” Il rumore si propaga nell'aria ma anche nei materiali. La velocità di propagazione è diversa a seconda del materiale attraversato. Alcuni materiali sono in grado di abbattere la velocità del suono e di assorbirlo parzialmente, per questa loro caratteristica sono detti fonoassorbenti. E’ molto importante tenere presente le caratteristiche dei materiali quando si costruisce per poter realizzare un buon isolamento acustico e così salvaguardare il nostro udito!

lunedì 9 marzo 2009

Nel 2020 funzioneremo a nucleare?

Credete che potremo funzionare a energia nucleare nel 2020? Catastrofisti ed entusiasti dell'uranio, calibrate le vostre emozioni perché, forse, quelle centrali non le vedrete mai! Mentre Obama inneggia alle energie rinnovabili, noi procediamo per slogan e in controtendenza. E ora veniamo al nocciolo della questione. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno firmato un protocollo di accordo sulla cooperazione nel settore del nucleare. L'intesa getta le basi per una politica nucleare europea condivisa tra i due Paesi.
Quello tra Francia e Italia, celebrato in pompa magna è senza dubbio un accordo storico. Le dichiarazioni del premier: "Dobbiamo svegliarci dal nostro sonno, adeguarci, perché il futuro è nell’energia rinnovabile e nel nucleare", ha spiegato Berlusconi facendo sapere che l'Italia collaborerà "alla realizzazione di altre centrali nucleari in Francia e in altri paesi" e "affronterà la costruzioni di centrali nucleari in Italia. Francia e Italia sono interessate a collaborare sull'energia nucleare. Con il proprio nucleare ormai in netto declino, la Francia ha bisogno di partners per rilanciare e rifinanziare nuove centrali e probabilmente questa è la ragione che ha spinto Sarkozy a Roma. Eppure, per tutta la giornata del 24 Febbraio, giornali e televisione ci hanno bombardato con la notizia che Italia e Francia si sono messe d’accordo per la realizzazione di quattro centrali nucleari, dando la cosa come certa e assodata. Cosa pensate di questa vicenda? Raccontateci la vostra opinione.

mercoledì 25 febbraio 2009

come saranno i trasporti sostenibili del futuro?

E’ la domanda che molti si pongono: l’auto di domani sarà a idrogeno o a batterie? A tal proposito vi segnaliamo la risposta dell’Associazione tedesca per l’idrogeno e le celle a combustibile che risolve il dilemma: entrambe, poiché le due tecnologie sono complementari. Per avviare la tecnologia ad idrogeno tuttavia occorrerà ancora del tempo prima di riuscire a superare tutta una serie di ostacoli. In alternativa, il veicolo a batteria potrebbe dimostrarsi una soluzione praticabile, a patto che l'elettricità provenga da sorgenti rinnovabili!
Nel frattempo un'altra proposta megagalattica viene dal mondo dei motori.....
....Avete presente Supercar, la macchina che si guidava da sola senza bisogno che nessun autista ci mettesse mani? Se pensate che sia roba da film o da futuro molto lontano, vi sbagliate di grosso. La macchina che si guida da sola esiste davvero. Si chiama Lux e verrà presentata in anteprima mondiale al Museo della Scienza di Londra. Apparentemente, quest’auto delle meraviglie sembra una comune berlina a quattro porte, ma in realtà è zeppa di congegni ipersofisticati, come i tre sensori laser (due davanti e uno dietro) che, come «occhi intelligenti», trasmettono le immagini della strada circostante a un computer di bordo, a sua volta collegato a un navigatore satellitare che, ricevute le informazioni, le rielabora, trasmettendo poi la foto della vettura e di quello che la circonda in un raggio di 200 yard (poco più di 180 metri), ostacoli compresi. Lux è così in grado di fermarsi ai segnali di stop e ai semafori, come pure di frenare se l’auto davanti inchioda improvvisamente o di accelerare se il percorso è libero, ma anche di evitare pedoni particolarmente distratti o le auto in sosta. Insomma, basta schiacciare un tasto per inserire il pilota automatico e dimenticarsi così delle fatiche del volante e di tutte le noie ad esso collegate!

venerdì 20 febbraio 2009

M'ILLUMINO DI MENO



Il programma radiofonico di rai due, Caterpillar ha lanciato, anche quest’anno, il 13 febbraio 2009 la campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico"M’illumino di meno". Nelle precedenti edizioni M'illumino di meno ha contagiato milioni di persone, che hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla giornata del risparmio. Molte città italiane hanno coinvolto i comuni gemellati all’estero consentendo cosi di spegnere luci in ogni parte del mondo, in occasione della quinta campagna internazionale.
Anche noi in questi giorni ci siamo domandati cosa avremmo potuto fare oltre che a parlare e discutere dei problemi legati all'ambiente. Così tra una discussione e l'altra abbiamo elaborato un piccolo decalogo che, proponendo semplici gesti quotidiani, può contribuire a farci sentire parte attiva nella lotta per la tutela del pianeta. Abituatevi anche voi a riflettere prima di ogni azione e insieme FAREMO GRANDI COSE!!!!!!


DECALOGO "DELLE PICCOLE COSE" PER RISPARMIARE

1. spegnere le luci quando non servono;

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici;
3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziatela dal muro in modo che circoli l’aria;
4. mettere il coperchio sulle pentole quando bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;
5. se la temperatura della vostra casa è troppo elevata , abbassare la temperatura dei termosifoni ma non aprire mai le finestre;
6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria;

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne;
8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni;
9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni;
10. utilizzare il meno possibile la macchina , se necessario condividerla con chi fa lo stesso percorso o altrimenti prendere l’autobus.

mercoledì 18 febbraio 2009

Phnom Penh un'immensa discarica

In Cambogia nella capitale Phnom Penh, c’e una discarica , un immenso campo di immondizia, dove si vedono girovagare tante persone.
Queste per sopravvivere vanno in questi enormi campi di rifiuti, aspettano i camion che vanno a scaricare e lì frugano per cercare qualcosa da mangiare o vestiti da indossare. Per loro c’e ancora tanto di utile fra quei rifiuti!
Vedendo queste immagini si può dedurre che le persone che vivono lì non hanno mai visto vita migliore .
In questa città non si può andare in giro senza ombrello altrimenti si rischia di beccarsi un po’di pioggia acida, perché c’e cosi tanto inquinamento che il cielo spesso è giallo.
Questo è ciò che più mi ha colpito dello spettacolo realizzato a Foligno e che mi ha indotto a questa riflessione:
"
non possiamo continuare a consumare così tanto, a sprecare quello che ancora può essere utilizzabile e a produrre tanti rifiuti ! "
La raccolta differenziata è un’azione che deve far parte delle nostre abitudini e non essere una cosa solo sporadica e occasionale perché solo una rondine non fa primavera!

martedì 17 febbraio 2009

UNA SCELTA DI VITA

Lo spettacolo “una scelta di vita” che si è tenuto nel cinema multisala di Foligno l'11/02/2009 ha avuto come filo conduttore tematiche legate alla raccolta differenziata e le problematiche legate a questa.
Uno dei momenti che ci ha colpito di più, durante lo spettacolo, è stato quando il protagonista si è soffermato a parlare della discarica di , Phnom Penh la capitale della Cambogia, dove la gente povera vive nelle discariche e mentre i camion dell’immondizia arrivano per scaricare i rifiuti, si gettano sotto questi per riuscire a prendere qualcosa da mangiare o da mettersi addosso. In Cambogia quando piove l’ombrello non si usa solo per ripararsi ma per evitare che la pioggia acida ti rovini i vestiti e la pelle.
Un’altra cosa che, come a noi, penso sia piaciuta a molti altri presenti allo spettacolo, è stato quando hanno parlato di Amilcar Cabral, un poeta della Guinea famoso in tutto il mondo, diventato un militante perchè sognava l’indipendenza della Guinea. Un giorno un reporter italiano lo intervistò, e durante questa intervista l’italiano voleva accendere una sigaretta ma il suo accendino era scarico; così come tutti avrebbero fatto lo gettò per terra. Sapete cosa fece a quel gesto Cabral? Si chinò e lo raccolse dicendo che tutto quello che era nell’accendino poteva essere riciclato.
Un atro racconto interessante è stato quello sulla vita di Beppe Venturini, nato da una famiglia povera, per arrotondare faceva delle immersioni e andava a raccogliere le cozze; grazie a questo lavoro scoprì la sua passione per il mare. Un giorno mentre era in acqua vide un muro di meduse e lui che si era immerso in tutti i mari del mondo disse che non aveva mai visto cosa più bella. Si avvicinò e vide che non erano meduse bensì sacchetti di plastica.
Questi esempi ci fanno riflettere sul grande problema dell’inquinamento del nostro pianeta e su come anche i grandi uomini stanno attenti all’ambiente. Se lo fanno loro perchè non possiamo farlo anche noi? Tante piccole gocce di comportamenti corretti fanno un grande mare di salvaguardia per il pianeta!

giovedì 12 febbraio 2009

ENERGIA E AMBIENTE

Il Lions Club di Spoleto, in collaborazione con i Lions club di Assisi, Foligno, Gualdo Tadino e Nocera Umbra sabato 31 gennaio hanno organizzato, presso l’auditorium dell’Istituto di Polizia di Spoleto, un convegno sul tema " Energia e ambiente: da problema ad opportunita". I temi trattati hanno avuto come filo conduttore le opportunità di cambiamento che il sole, fonte energetica alternativa e rinnovabile, può fornire attraverso la sua luce e il suo calore nel panorama energetico mondiale.

L’intervento che ha ‘incollato’ il pubblico sulla sedia è stato quello di Gianluigi Angelantoni, amministratore dell’omonima Angelantoni Industrie S.p.A., multinazionale con sede a Massa Martana che già da molti anni ha raccolto la sfida delle fonti alternative. Sviluppando alcuni sistemi all’avanguardia. L’ultimo dei quali, prodotto dalla Archimede solar energy, è stato presentato agli ospiti del Convegno. Un apparecchio capace di captare energia solare grazie ad una parabola che riflette tale energia su un tubo vettore all’interno del quale c’è una soluzione di Sali. Tale soluzione è in grado di raggiungere la temperatura di 600° centigradi e produrre così vapore in grado di alimentare la turbina che genererà l’energia elettrica. Questa a sua volta, grazie ad elettrodotti sottomarini, potrà essere distribuita in tutto il mondo. Non solo. Non tutta l’energia sviluppata verrà ‘inviata’ alla turbina: quella a bassa temperatura, infatti, potrebbe essere reimpiegata per desalinizzare l’acqua del mare. Con molteplici effetti, anche di grande impatto sociale: dalla possibilità di rendere fertili le aree desertiche, creando uno sviluppo sostenibile per le popolazioni afflitte dalla fame e dalla sete, a quella di ridurre, se non addirittura di bloccare, i flussi migratori. Un megaimpianto termodinamico solare che occupa un’area di 1.600 chilometri quadrati (3 volte il territorio del comune di Spoleto), sarebbe in grado di soddisfare le esigenze energetiche dell’Europa. Una di 210x210 chilometri (appena l’1% della superficie del Sahara) basterebbe all’intero Pianeta.

Appello alla semplificazione – Fra i relatori anche l’imprenditore spoletino Vittorio Castrianni, amministratore della Ediltermica e, azienda che da tempo è impegnata nella installazione di impianti ad energia alternativa. Castrianni, coordinatore del Lions Club Spoleto, dopo aver ricordato l’importanza di sviluppare una nuova cultura della sostenibilità, ha invocato un sempre maggiore coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e auspicato una semplificazione amministrativa che possa raggiungere meglio le aspettative dell’utenza. Questo il testo del suo intervento: “Il mio più sincero ringraziamento va alle autorità, ai relatori e a tutti voi qui presenti per la partecipazione, con l’augurio che i lavori di questa mattina possano contribuire all’acquisizione di una presa di coscienza su quanto è necessario fare per una crescita sostenibile, a ridotta emissione di anidride carbonica, indispensabile a prevenire il sempre più preoccupante fenomeno del riscaldamento globale.

Lo slogan del convegno recita: «Energia e ambiente: da problema a opportunità». Che cosa significa. Vista l’attuale situazione economica e le prospettive che si profilano per il prossimo futuro, si rende necessario - come sostenuto da molti studiosi - «una revisione profonda del modello di sviluppo dominante». L’interrogativo che si pone è: «Siamo disposti a fare una revisione del modello attuale per uno sviluppo sostenibile?».

martedì 3 febbraio 2009

Noi Ecosostenibili!

State leggendo il nostro articolo!! WoW!! Grazie per averci concesso un minuto del vostro tempo, della vostra vita e averlo regalato a noi, ma soprattutto alla salvaguardia di "GAIA", la nostra terra, all' habitat che ci circonda e nel quale viviamo. Noi vi chiediamo, imploriamo, raccomandiamo di non maltrattarlo, cominciando intanto a mantenerlo pulito. Non dimenticate di ricordarlo a tutti!!

Noi siamo la 3°D della Scuola Media Pianciani-Manzoni di Spoleto, siamo solo 18 (una parte di popolazione troppo piccola per riuscire a salvare il mondo dall'inquinamento!!), ma stiamo lottando per la salvezza del nostro pianeta, contro il "malefico inquinamento". Noi stiamo facendo di tutto per proteggere e difendere il nostro ambiente, non sarebbe una pessima idea se anche voi faceste un piccolo sforzo ogni giorno per aiutare la natura. Aiutandola, aiuterete voi stessi e chi vi sta a cuore.

Noi siamo qui ogni settimana ad aspettarvi mandateci Tantissimi commenti e informazioni. Le nostre e le vostre idee per aiutare il pianeta.
Un saluto a tutti voi che state dalla nostra parte!!!
P.S. Pretendete che tutti i vostri amici e gli amici dei loro amici visitino questo sito!!!!!!!!!!!!!!!!!