martedì 19 maggio 2009

QUESTIONE DI SCORIE...

Gli esseri viventi sono sempre stati soggetti a radiazioni nucleari di fondo, provenienti dalle rocce del nostro pianeta, ma nell'ultimo secolo la dose è molto aumentata a causa delle sostanze radioattive impiegate nell'industria, in medicina, disperse durante le numerose guerre o dagli esperimenti nucleari. Anche l'uso dell'energia nucleare, da cui si trae energia elettrica, è al centro di polemiche: molti ritengono che le centrali nucleari siano troppo pericolose e possano emettere radiazioni, come avvenuto in vari incidenti, tra cui il più grave quello di Cernobyl in Ucraina, nel 1986. Altrettanto pericolose sono le centrali obsolete che non vengono chiuse, perché non è facile disinnescare la reazione nucleare.

UN PERICOLO SEMPRE MAGGIORE: LE SCORIE RADIOATTIVE
La questione dei rifiuti radioattivi, delle scorie prodotte dalle centrali nucleari è preoccupante: ogni anno se ne accumulano decine di migliaia di tonnellate che continueranno a emettere radiazioni per migliaia o milioni di anni.
Dalla pericolosità delle scorie, il problema è dove ammassarle: seppellirle sul fondo degli oceani, dentro i ghiacci polari o spedirle nello spazio? Oggi vengono chiuse in casse metalliche, affogate nel cemento e sepolte in luoghi considerati sicuri. Purtroppo non si può essere certi che la sicurezza e la stabilità sismica attuali si manterranno tali per migliaia di anni.
Le popolazioni dei luoghi interessati quasi sempre sono contrarie a queste operazioni, perché si sentono minacciate nella salute e nella possibilità di sviluppo economico.La storia del nucleare è costellata di incidenti, alcuni molto gravi:
nel 1957 nel Regno Unito (Windscale) investì un'area di 800 chilometri quadrati;
nel 1958 in Russia (Urali) l'esplosione di un carico di scorie provocò centinaia di morti;
nel 1972 in USA (New York) una centrale venne chiusa dopo un'esplosione;
nel 1976 nel Regno Unito (Windscale) vi fu una fuoriuscita di acqua radioattiva;
nel 1979 in USA (Harrisburg) un grave incidente provocò la fusione del nocciolo di un reattore;
la più famosa catastrofe nucleare è avvenuta a Cernobyl (Ucraina), quando la centrale esplose a causa di un incendio. Trenta persone morirono subito e si formò una nube radioattiva che i venti sospinsero in tutta l'Europa. In seguito, molte persone si sono ammalate e ampie fasce agricole sono state abbandonate.


COME PROTEGGERSI DALL’INQUINAMENTO RADIOATTIVO
• Se siete in casaChiudete e sigillate il meglio possibile porte, finestre e persiane. Fate una doccia calda con abbondante sapone, cambiatevi di abito e abbiate cura di coprire tutte le parti del vostro corpo, compresi viso, collo e mani. Ponetevi al centro della stanza in cui vi trovate, al fine di sottrarvi il più possibile alla ricaduta radioattiva.
• Se siete all'aperto raggiungete velocemente un luogo coperto, al fine di ripararvi dalla caduta radioattiva. Con un fazzoletto bagnato coprite naso e bocca. Evitate di fumare, bere e mangiare. Appena possibile fate una doccia calda con abbondante sapone e cambiate i vostri abiti.

L’UTILIZZO DELL’ENERGIA NUCLEARE
La radioattività è un fenomeno naturale che l’uomo ha imparato a sfruttare per i più disparati scopi. L’utilizzo di materiale radioattivo per usi civili, militari o industriali è diventato sempre più diffuso, di conseguenza anche l’esigenza di controlli di sicurezza nei luoghi di lavoro è diventata più pressante.Inoltre i livelli del fondo di radioattività naturale differiscono molto, in Italia, a seconda delle regioni, soprattutto a causa delle emissioni dal sottosuolo di gas radioattivi come il
Radon che provocano pericolosi aumenti della radioattività dell’aria nei piani bassi degli edifici.Infine anche i materiali per l’edilizia emettono diverse quantità di radiazioni a seconda della zona di provenienza, e la scelta del materiale più idoneo andrebbe effettuata solo dopo la valutazione di un esperto dotato di specifiche apparecchiature.

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